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 Complesso e innovativo
          movimento stilistico europeo che si diffuse tra il 1880 e il 1910,
          innanzittutto come stile decorativo, e trovò espressione in una vasta
          gamma di forme artistiche, dall'architettura al design d'interni,
          dalla produzione di mobili ai manifesti, dall'arte della lavorazione
          dei metalli e del vetro alla ceramica, dai disegni su stoffa
          all'illustrazione di libri, in cui risulta spesso evidente l'influenza
          delle stampe giapponesi. Elemento dominante sono le
          linee curve e ondulate,  spesso definite con l'espressione coup
          de fouet ("colpo di frusta"), ispirate alle forme
          sinuose del mondo vegetale e combinate a elementi di fantasia. Primi
          esempi di liberty sono spesso considerate le opere dell'architetto e
          designer britannico Arthur Mackmurdo, in particolare una sedia
          disegnata nel 1882 e il frontespizio del volume "Wren's Early
          Churches" del 1883. I disegni su
          stoffa venduti da Arthur Liberty nel suo famoso negozio londinese
          (fondato nel 1875) e le illustrazioni di Aubrey Beardsley, in
          particolare quelle per il periodico "The Yellow Book" (1894)
          e per la "Salomè" di Oscar Wilde (1894), portarono al suo apice
          l'Art Nouveau inglese, che ebbe anche il nome di Modern Style.
          A partire dal 1888, le mostre organizzate ogni anno dall'Arts and
          Crafts Exhibition Society contribuirono a divulgare lo stile, mentre
          una nuova rivista "The Studio" (fondata nel 1893) ne
          incrementò la diffusione in Europa.
          
          In Francia,
          testimoni di questo stile che qui prese il nome di Art Nouveau sono le
          opere dell'architetto Hector Guimard, in particolare alcune esotiche
          stazioni del métro di Parigi (1898-1901), dell'artigiano del
          vetro Emile Gallé, del disegnatore di mobili Louis Majorelle e
          dell'illustratore
          Alphonse
          Mucha, oltre alle
          decorazioni degli interni di molti locali pubblici, come quelle del
          celebre ristorante Chez Maxim di Parigi.
          
          In Germania
          e in Austria, lo stile noto a Monaco come Jugendstil (in tedesco,
          "stile giovane") e a Vienna come Secessionstil (in tedesco,
          "stile della Secessione") penetrò nelle arti applicate e
          nell'illustrazione di riviste fino a raggiungere il suo apice nei
          dipinti di 
          Gustav Klimt e nei mobili e
          progetti architettonici di Josef Hoffmann. In Italia lo si definì stile
          Liberty, dal nome del negozio aperto da Arthur Liberty. Negli
          Stati Uniti, esponente di spicco di questo stile fu Louis Comfort
          Tiffany, i cui vasi scintillanti in vetro favrile e i paralumi
          di vetro colorato erano inconfondibili per le loro fantasie
          iridescenti.
          
          In Spagna
          il liberty assunse il nome e le caratteristiche estreme del modernismo
          ed ebbe il suo artista più originale in  
          Antonio
          Gaudí: il suo parco Güell,
          assolutamente stravagante, e il complesso abitativo Casa Milá di
          Barcellona sono privi di qualsiasi linearità e danno piuttosto
          l'impressione di organismi naturali che sorgono dal suolo.
          
          Intorno al
          1910 l'Art Nouveau era ormai in declino e non sopravvisse alla prima
          guerra mondiale, quando si affermarono le forme più ostentate ed
          eleganti dell'Art Déco: pur non avendo mai avuto grande diffusione,
          le opere migliori infatti erano piuttosto costose e inadatte alla
          produzione in serie. Una rivalutazione e riscoperta dell'art nouveau
          si ebbe negli anni Cinquanta per merito di alcune mostre allestite a
          Zurigo, a Londra e a New York. a cura di Roberta 
        ed Alessia
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