|  Gustav
                Klimt nasce a Vienna nel 1862 e qui frequenta la Scuola di arti
                e mestieri. Comincia giovanissimo a fare i primi lavori di
                decorazione insieme ai fratelli, ottenendo i primi
                riconoscimenti ufficiali e l'incarico della decorazione
                dell'aula magna dell'Università (1893). E' tra i fondatori,
                nonché la personalità principale della Secessione viennese
                (1897). Si occupa sia dell'aspetto organizzativo sia di quello
                artistico, partecipando a numerose mostre in tutta Europa,
                curando le illustrazioni della rivista Ver Sacrum. In uno dei
                suoi viaggi si ferma a Ravenna per studiare il mosaico, tecnica
                che adopera in molte sue opere. In esse la decorazione è parte
                integrante dell'essenza dell'opera e non semplice elemento
                aggiuntivo. Nel 1917 ottiene il riconoscimento ufficiale con
                l'elezione a membro onorario dell'Accademia di Belle Arti di
                Vienna e di Monaco. Tra le principali opere sono:
                decorazioni per l’Università di Vienna (musica, 
                filosofia e medicina); decorazioni per la sala da pranzo della
                casa Stochet a Bruxelles, realizzate a mosaico; decorazioni per
                il Kunsthistoriches Museum a Vienna. Tra i quadri, celebri:
                “il bacio”, “le tre età”, “l’abbraccio”, “ il
                ritratto definito”,  “Salomè”.
                Nella sua pittura , si fondono mirabilmente arabeschi (i motivi
                decorativi per lo più vegetali sono ripetuti in modo ossessivo
                e ricordano i mosaici bizantini e le decorazioni arabe), zone
                colorate con raffinati accostamenti di colori tra cui
                predominano il colore del cielo (azzurri) e la vernice d’oro
                che rendono la superficie del quadro preziosa ed irreale
                (ricordano antiche icone e poi saranno di scuola per gli
                astrattisti dei primi anni del ‘900). Tra questi elementi che
                creano un clima di fastosità orientale, tra questi intrecci di
                linee curve si affacciano volti umani, figure contorte, mani
                allungate e raffinatissime. In particolare i volti sono segnati
                da violente passioni, sono stilizzati e caratterizzati da un
                forte trucco come se fossero attori su un palcoscenico; le
                bocche rosse, gli occhi segnati da neri ed azzurri che sui volti
                pallidi esagerano in senso espressionistico i sentimenti, i
                turbamenti, le ansie di amore e di morte, care anche alla
                letteratura e alla poesia contemporanea. La pittura di Klimt è
                pervasa da un estetismo cerebrale e sensuale, è raffinata e
                densa di sottintesi letterari e simbolici. Con Klimt è il
                decadentismo che trionfa. Tra i suoi seguaci: Schiele
                e Kokoscha. a cura
                di Gabriella
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